La specularità delle divergenze – 2022

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Due rampe di alluminio – di quelle usate per aggirare le barriere architettoniche dei nostri edifici pubblici – sono disposte specularmente fino ad incontrarsi, a tal punto negando la loro funzione, mentre accanto e sui loro piani inclinati sono disposte tre bottiglie di plastica galvanizzata, come se le proprietà riflettenti dell’alluminio delle pedane fossero estese alle bottiglie, ne avessero quasi contagiato di una qualità specchiante la plastica altrimenti trasparente. Questo trattamento, solitamente applicato su superfici metalliche con la finalità d’incrementare la resistenza alla corrosione, rappresenta per l’artista un tentativo di rispondere alla vitalità dei materiali, di arrestarne l’inevitabile decadimento fissandone l’aspetto. Si tratta, tuttavia, di un tentativo destinato alla sconfitta, in quanto l’alterazione chimico-fisica prosegue comunque sotto il rivestimento metallico, consegnando l’opera al paradosso dell’ambiguità.