Stanza del caminetto

Premere play per ascoltare questa pagina

 

La mano sapiente di Federico Brandani impreziosisce anche la stanza del caminetto, attraverso un ricco sopracamino. In tale elemento due figure di giovani uomini reggono un sostanzioso medaglione di forma ovale, che, decorato a baccellature, è chiuso in alto e in basso da due mascheroni. All’interno del medaglione è invece rappresentata una scena apparentemente allegorica, forse della Pace che incendia le armi. Una piccola ripresa a pittura, comprendente lo stemma della città di Cagli, continua poi in basso le ampie volute vegetali su cui si ergono i giovani reggi medaglione.
Alle pareti e sul soffitto, a loro volta, si sviluppa una decorazione dipinta databile a cavallo tra Ottocento e Novecento. Essa simula uno spazio chiuso, una sorta di chiostro, che comunque emana un senso di apertura nelle lunette grazie a vasi di fiori posti, in effetto controluce, al di sopra di un cornicione decorato a dentelli. Parliamo di un allestimento pittorico, certamente utile per ottenere pareti neutre, pertanto destinabili a ospitare qualsiasi tipo di arredamento, che corrisponde all’esatto contrario di quanto era presente in precedenza, magari all’epoca di Felice Tiranni. Proprio di fronte al caminetto, liberato tramite un saggio di restauro, compare infatti un brano affrescato di paesaggio con boscareccia, indicandoci la possibilità che nelle pareti della stanza si creò l’illusione di uno spazio completamente aperto verso l’esterno, come era di moda fare, in antico, nei palazzi nobiliari.