Stanza verde

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Il verde acqua di una carta da parati di epoca Liberty, decorata con uno squisito motivo floreale, dà il nome alla stanza in cui ci troviamo ora.
L’eleganza della carta continua poi nella raffinata decorazione pittorica del soffitto, con una finta architettura, coeva a quella delle due stanze precedenti, che cresce fino a comprendere un elemento ovoidale in cui si incastona un rosone, circondato da 12 riquadri, ognuno dei quali rappresentante una figura femminile che danza. Distribuiti nella decorazione sono poi cammei dal sapore mitologico, nonché elementi quali cetre (simbolo di allegria e di elevazione dell’anima, come è stato già detto nella stanza precedente) e faretre con frecce e arco (simbolo dell’amore e della tensione vitale).
Al di là della sua bellezza formale, ciò che sul soffitto si configura in un enorme occhio, potrebbe celare contenuti simbolici di grande spessore. In particolare sembra celebrarsi il ciclo vitale della natura. Il ballo delle figure femminili intorno a una corolla di fiore, infatti, rimanda al legame tra danza e trasformazione del mondo attraverso il culto di Dioniso, il dio che riassume in sé la vita della natura, ovvero la rinascita primaverile, il rigoglio estivo, l’assopimento autunnale e il letargo invernale. Il 12 poi è il numero dei mesi, di un ciclo temporale compiuto.
Molto interessante appare infine la cornice di porta lapidea, nel cui architrave sono rappresentati rami di palma e di rovere che si incrociano a formare una sorta di lettera “A”, il cui significato esatto, se esistente, deve ancora essere definito.